domenica 4 dicembre 2011

IV puntata

Il primo approccio, ossia andare di persona in azienda e chiedere di parlare con chi ti interessa, è una modalità invasiva, poco professionale e per questo sconsigliata. È sempre meglio ottenere un appuntamento prima, in modo che l’interlocutore sappia chi sei, il motivo della visita e possa dedicarti 15-20 minuti solo per te. Ti consigliamo quindi di utilizzare:
  • se non hai un contatto: la lettera, con l’intento di creare un aggancio per una telefonata e quindi un appuntamento (vedi Il mailing)
  • se hai un contatto: la telefonata, utilizzando il contatto come aggancio per ottenere l’appuntamento.
5. Telefonare per fissare un appuntamento
 http://www.trovareillavorochepiace.it/

mercoledì 30 novembre 2011

autocandidatura (terza parte)

3. Ricercare contatti o agganci
Una volta individuato il nome della persona è necessario trovare un contatto in comune che puoi utilizzare per fare la telefonata di aggancio e fissare un appuntamento. Se non riesci a trovare nessuno, ricorda che utili agganci possono essere un articolo scritto su di una rivista di settore, un intervento ad un convegno, un’intervista pubblicata, un incontro “casuale” mondano oppure la letterata di presentazione e il curriculum inviati via mailing.
4. Scegliere la modalità di approccio migliore
Definita l’azienda, la persona e ricercato il contatto, è necessario scegliere quale approccio utilizzare per ottenere un colloquio. Ce ne sono fondamentalmente tre:
  • contatto diretto
  • inviare una lettera
  • telefonare.

la risposta perfetta

autocandidatura (senconda parte)

La campagna di autocandidatura
La campagna di autocandidatura presuppone una serie di passi e di strategie da adottare e in particolare:
1. Definire le aziende bersaglio
Il primo passo consiste nel preparare un elenco delle aziende che desideri contattare. È importante raccogliere informazioni precise e aggiornate su di esse, informazioni estremamente utili per il colloquio. Compila quindi un elenco con tutti i nomi delle aziende che ti interessano.
 2. Ricercare le persone chiave
Dopo aver definito l’azienda bersaglio, è fondamentale individuare la persona chiave che ha il potere di assumerti che, in una piccola azienda, può essere il titolare oppure, in una grande, il responsabile di funzione del settore in cui ti piacerebbe lavorare. È bene scoprire nome, cognome, titolo e possibilmente anche posizione del destinatario (esempio, Dott. Marco Neri, Responsabile Marketing). Per ottenere il nominativo esatto, utilizza la tua rete di contatti oppure pubblicazioni come l’Annuario generale Guida Monaci, l’ Annuario generale dell’economia italiana Kompass o gli Annuari delle associazioni di categoria. E se proprio non riesci attraverso altre vie, puoi sempre chiamare l’azienda e, con una scusa generica, chiederne il nome.

sabato 19 novembre 2011

Autocandidatura....sono io quello che cerchi...

L’autocandidatura è di gran lunga la tecnica di ricerca del lavoro più efficace e consiste nel contattare le aziende in cui ti piacerebbe lavorare (indipendentemente se queste siano alla ricerca di personale) e proporre la tua collaborazione e la tua professionalità. Questa tecnica richiede grande preparazione, impegno per raccogliere informazioni strategiche e stabilire i contatti con le persone chiave dell’azienda. L’obiettivo dell’autocandidatura è quindi quello di ottenere un colloquio di 15-20 minuti con chi ha il potere di assumerti o di offrirti una collaborazione, e dimostrargli di essere un candidato interessante che può in qualche modo contribuire alla sviluppo dell’azienda. (...continua)http://www.trovareillavorochepiace.it/

mercoledì 16 novembre 2011

lavoro a dimicilio o lavoro domestico....cerca le differenze...

Per quanto riguarda l'indennità di disoccupazione ambedue i tipi di contratto hanno diritto all'indennità di disoccupazione. Ma mentre in caso di licenziamento anticipato (giustificato motivo oggettivo) per mancanza di lavoro, il lavoratore a domicilio a diritto a essere iscritto nelle liste di mobilità, il lavoratore domestico no ha diritto soltanto alla disoccupazione....

mercoledì 9 novembre 2011

mobilità in deroga per gli apprendisti

Come sappiamo bene agli apprendisti, fino a questo momento, non sarebbe spettata l'indennità di disoccupazione. Ma dal 01/01/2011 grazie ad un nuovo accordo tra le parti sociali, è entrata in vigore la Mobilità in deroga per gli apprendisti. Si tratta di una specie d'indennità di disoccupazione viene erogata per 4 mesi dal momento del licenziamento o della fine del contratto di apprendistato (senza che sia stato fatto il passaggio per l'acquisizione della qualifica). Il lavoratore deve recarsi al centro impiego di competenza territoriale iscriversi, compilare dei moduli, fare quelle che la regione chiama "azioni" cioè un percorso di riqualificazione professionale. Dopo andare al sindacato compliare il mod. DS21, tornare con il modello compilato al CPI e insieme alla documentazione precedentemente compilata spedire il tutto alla regione toscana, tutto questo entro 30 giorni dal licenziamento.http://www.regione.toscana.it/

giovedì 1 settembre 2011

dal 1° Aprile si cambia!!!!!....

novità nella presentazione delle domande di disoccupazione ordinaria e di mobilità 223/91. Le domande dovranno essere presentate  esclusivamente attraverso il canale telematico.
  • tramite un patronato che GRATUITAMENTE  curerà linoltro delle domande
  • direttamente dal cittadino utilizzando il sito dell' INPS  
  • telefonando al numero verde gratuito 803164.
 occorre però prima passare dal Centro per l'impiego di competenza per il rilascio della documentazion e occorrente alla presentazione della domanda... http://www.inps.it/

martedì 21 giugno 2011

e se cambio domicilio?

...se cambi domicilio devi recarti al nuovo centro impiego di copentenza, fare l'iscrizione e loro d'ufficio invieranno la richiesta al tuo vecchio centro facendosi spedire tutti i documenti che ti riguardano e ripristinando, se l'hai mantenuta, l'anzinità d'iscrizione. 

mercoledì 15 giugno 2011

la mobilità...questo grande mistero

L'iscrizione nelle liste di mobilità per tanti è ancora un mistero. specialmente per le persone che lavorano da anni nella stessa azienda. la mobilità può essere di due tipi : quella retribuita oppure non retribuita. La differenza la fa il numero di addetti nell'azienda, per quelle che hanno più di 15 dipendenti la mobilità è retribuita (223/91) ci deve essere un accordo tra le parti sociali e un verbale che il lavoratore deve portare con se al momento dell'iscrizione,questo contiene appunto l'accordo raggiunto per il pagamento della mobilità.
per le ditte con meno di 15 dipendenti si ha la mobilità non retribuita (236/93) entrambe danno gli stessi benefici al lavoratore e cioe gli sgravi fiscali per le aziende che riassumeranno i lavoratori. Per averne diritto si deve essere licenziati da un contratto a tempo inderminato o determinato ma che si conclude prima della scadenza naturale per crisi aziendale o cessazione licenziamento per GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO. Oppure per giusta causa (es. il lavoratore non riceve lo stipendio) queste diciture devono essere riportate sulla lettera di licenziamento che il lavoratore deve avere in quanto  è un proprio diritto e senza la quale non può iscriversi al cpi di competenza.

martedì 14 giugno 2011

la disoccupazione a requisiti ridotti....

COSA SPETTA

Una indennità giornaliera per un numero di giornate generalmente pari a quelle di effettivo lavoro svolto nell’anno solare precedente a quello in cui si fa la domanda, fino ad un massimo di 180, comprese quelle eventualmente indennizzate con requisiti normali. La somma delle giornate retribuite e quelle di assunzione non può superare le 360.

Per il periodo indennizzato spettano anche gli assegni al nucleo familiare.

A CHI SPETTA

  • Ai lavoratori che non hanno diritto alla disoccupazione ordinaria, ma che possono far valere uno o più periodi di lavoro subordinato per almeno 78 giorni nell'anno solare, oltre ad un contributo utile versato prima del biennio, spetta l'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti non agricola.
Nel computo delle 78 giornate sono incluse le giornate indennizzate a titolo di malattia, maternità, ecc.; sono invece escluse le assenze imputabili al lavoratore a titolo personale (scioperi, congedi non retribuiti, ecc.);
  • Ai lavoratori agricoli che non raggiungono le 102 giornate lavorative negli ultimi 2 anni, ma che hanno lavorato almeno 78 giornate nell’anno precedente a quello in cui si fa la domanda, oltre ad un contributo utile versato prima del biennio, spetta l'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti agricola.

LA DOMANDA

Può essere inoltrata a qualunque sede dell'Inps, direttamente o tramite uno degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge che assistono gratuitamente i lavoratori. In alternativa può essere inviata per posta a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento.
La domanda deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sono verificati i periodi di disoccupazione per i quali si intende richiedere la prestazione.

aggiorniamoci...

Al fine di poter mantenere il proprio diritto all’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga, il lavoratore destinatario di tali trattamenti deve recarsi al Centro per l’Impiego competente per domicilio, o nel caso in cui tale Centro per l’Impiego si trovi fuori dal territorio regionale toscano, al Centro per l’Impiego della Provincia in cui si trova l’unità produttiva presso la quale lavora, presentando copia della comunicazione scritta di sospensione dall’attività lavorativa, entro 48 ore dall’inizio dell’effettiva sospensione/riduzione dell’orario di lavoro (fatti salvi i giorni di chiusura degli uffici), pena la decadenza dal diritto di percepire il trattamento di integrazione salariale.

Pertanto, l’azienda che ha fatto richiesta di CIG in deroga o intende avviare la procedura è tenuta a dare comunicazione scritta di sospensione dall’attività lavorativa o riduzione dell’orario di lavoro ai dipendenti interessati, secondo il fac-simile almeno una settimana prima dell’inizio del periodo di sospensione/riduzione.

Tale comunicazione deve essere presentata in copia dal lavoratore posto in cassa integrazione nel momento in cui lo stesso si reca presso il Centro per l’Impiego competente.

L’azienda ha l’obbligo di curare la conservazione dell’originale di tale comunicazione al fine di un eventuale successivo controllo.

         La mancata presentazione al Centro per l’Impiego da parte del lavoratore posto in CIG in deroga viene considerata come rifiuto ad un percorso di riqualificazione professionale o ad un lavoro congruo, ed il lavoratore perderà pertanto il diritto all’erogazione del trattamento di integrazione salariale.

venerdì 10 giugno 2011

disoccupazione

Disoccupazione non agricola: prestazione economica erogata, a domanda, in favore dei lavoratori dipendenti che abbiano cessato il rapporto di lavoro.
Disoccupazione agricola: indennità che viene riconosciuta agli operai che lavorano in agricoltura iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli.
Disoccupazione con requisiti ridotti: prestazione economica erogata, a domanda, in favore dei lavoratori dipendenti che abbiano avuto uno o più periodi di disoccupazione nell’arco dell’anno.
Mobilità: intervento a sostegno di alcune categorie di lavoratori licenziati da aziende in difficoltà, per garantire un' indennità sostitutiva della retribuzione e favorire il reinserimento nel mondo del lavoro.
Mobilità in deroga: garantisce ai lavoratori licenziati un reddito sostitutivo della retribuzione, sulla base di accordi regionali finanziati dallo Stato e dalle Regioni con l’utilizzo di risorse del Fondo sociale Europeo per percorsi di formazione e riqualificazione professionale.
CIGO industria ed edilizia: prestazione economica per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori che vengono a trovarsi in precarie condizioni economiche a causa di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
CIGS: prestazione economica per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori al fine di fronteggiare gravi situazioni di eccedenza occupazionale che potrebbero portare a licenziamenti di massa.
CIGS in deroga: intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese o lavoratori non destinatari della normativa sulla cassa integrazione guadagni.

domicilio o residenza?

lo sapete cosa fa fede quando ci si vuole iscrivere ad un centro per l'impiego?

Quiz: domicilio o residenza?
risposta giusta: domicilio chi ha indovinato deve venire a ritirare il prosciutto!!!

il posto dove "dormi" è quello che determina il tuo ufficio di competenza, in modo da evitare di fare la coda allo  sportello sbagliato.

venerdì 3 giugno 2011

cosa devo portare con me per l'iscrizione?

Per prima cosa carta d'indentità o patente e codice fiscale. Questi sono indispensabili per recarsi in qualsiasi ufficio. Se sono stato licenziato la lettera di licenziamento, se ho dato le dimissioni la lettera che io ho presentato al datore di lavoro recante la sua firma per accettazione e ovviamente la mia. Se il mio contratto era a tempo derminato e non mi è stato rinnovato non occorre nessuna lettera. SEMPRE  la busta paga, non importa l'ultima, se ho il CUD anche il CUD. Devo essere domiciliato nel comune dove mi presento per l'iscrizione e se sono extra comunitario il permesso di soggiorno, se in rinnovo, quello vecchio più i bollettini presentati alla posta per il rinnovo. Questo è il primo step, molto spesso ci rivolgiamo prima all'INPS che dopo una fila mostruosa ci rimanda al CPI.
Una cima di recupero nel mare delle carte....

mercoledì 25 maggio 2011

cig in deroga

sapete che sono cambiate (di nuovo????) le normative sulla cassa integrazione in deroga?
dal 1 maggio 2011  a tutti i CIGD come azione viene compilato il libretto formativo. Mentre tutte le azioni precendenti, quindi anche tutte quelle effetuate dal 2009 a oggi vengono azzerate si riparte da zero.